Il sanguinamento delle gengive non va trascurato
La gengiva è un tessuto fibromucoso, che riveste i processi alveolari delle ossa mascellari. Una gengiva sana è caratterizzata da un colore rosa chiaro, dall’assenza di rigonfiamenti risultando aderente all’osso alveolare.
La
presenza di gengive sanguinanti è il sintomo di un processo infiammatorio in
corso, detto anche “gengivite”.
L’infiammazione delle gengive se trascurata e non affrontata con accortezza,
può degenerare in patologie quali parodontiti e conseguente caduta dei denti, oltre
ad accrescere le probabilità di rischio cardiovascolare. Come evitarlo, perché accade
e come agire nel caso in cui il sanguinamento delle gengive persista, sono
alcuni degli interrogativi a cui cercheremo di rispondere nell’articolo qui di
seguito.
Prevenzione e corretta alimentazione: due regole per evitare il sanguinamento gengivale
Due sono gli accorgimenti da seguire al fine di evitare l’emorragia gengivale:
- La Prevenzione
- Una corretta alimentazione
Ciò che determina il sanguinamento delle gengive è proprio la placca e il tartaro che tendono a depositarsi tra il colletto dei denti, i cui batteri, secernendo endotossine, provocano la risposta del sistema immunitario tramite l’infezione. Quest’ultima, se trascurata può compromettere i tessuti paradontali.
Per
eliminare il più possibile placca e tartaro, nemici della salute dentale, è
indispensabile un’attenta cura dell’igiene dentale, utilizzando spazzolini
dalle setole morbide e filo interdentale dopo ogni pasto, con dentifrici poco
aggressivi,
Fondamentale è anche effettuare la pulizia dal dentista periodicamente, circa
ogni sei mesi.
Una sana alimentazione è un ulteriore strumento di difesa da gengiviti: evitando di assumere cibi ad alto contenuto di zuccheri semplici, presenti soprattutto nelle bevande zuccherate, si ostacola la formazione di placca e carie.
Capire l’origine del problema: perché sanguinano le gengive?
Per
affrontare al meglio il sanguinamento gengivale, è opportuno comprendere quale
sia il motivo scatenante e se il problema persiste, rivolgersi ad un dentista.
Molteplici
sono le cause che possono determinare la gengivite. La prima, come anticipato
precedentemente, è una cattiva igiene orale. Se spazzolando i denti infatti ci
capita di riscontrare tracce di sangue dopo il risciacquo, ciò sta ad indicare
che i denti andrebbero puliti meglio. Solo eliminando la placca e il tartaro
presenti negli spazi interdentali, rimovibile attraverso l’utilizzo del filo
interdentale o con l’apparecchiatura apposita del dentista, le gengive possono guarire.
Un
improprio utilizzo dello spazzolino e del filo interdentale sono anche
possibili cause del sanguinamento gengivale. Opportuno è spazzolare i denti con
movimenti non troppo energici e utilizzare spazzolini dalle setole morbide. In
questi casi, cambiare il modello dello spazzolino da denti può risolvere il
problema dopo circa una settimana.
Oltre
la presenza di placca e tartaro, l’utilizzo di farmaci anti coagulanti e un
diabete trascurato sono considerate possibili cause di sanguinamento delle
gengive.
Un altro fattore ritenuto possibile causa del sanguinamento delle gengive è una
seria carenza di vitamina C e K.
I cambiamenti ormonali della gravidanza e il fumo, inoltre aumentano le
probabilità di gengiviti.
Sanguinamento gengivale: quando rivolgersi ad un dentista
Quando le gengive sanguinano si può ricorrere ad alcuni rimedi temporanei per arginare il problema.
Prima di tutto, bisogna evitare l’utilizzo di collutori commerciali a base di
alcol, dentifrici aggressivi ed effettuare risciacqui con acqua ossigenata diluita
con acqua naturale.
Nel caso di sanguinamento più grave, per tamponare l’emorragia, si possono
applicare delle garze imbevute in acqua fredda e applicarle con una leggera
pressione sulla parte interessata per qualche minuto.
In presenza di emorragie gengivali, in ogni caso, è buona prassi rivolgersi ad
un dentista, soprattutto se non si tratta di un episodio occasionale ma di un
fenomeno ripetuto. Una pulizia dentale professionale mediante l’utilizzo di
idropulsori permette di rimuovere tutti i residui e depositi accumulati tra
denti e gengive.
Una volta conclusa la pulizia dentale, il dentista saprà prescrivervi la terapia più idonea al vostro caso clinico. Nei casi più gravi si può ricorrere a cura antibiotica o addirittura ad intervento chirurgico.