Fotografia per i siti web

Fotografia per i siti web, come ottenere immagini di qualità

Quando si crea un sito web una parte fondamentale è quella che riguarda il comparto grafico e fotografico. Spesso infatti ci si imbatte in siti che curano solamente uno dei due aspetti dove magari il designer ha fatto un ottimo lavoro con gli elementi vettoriali, ma non ha profuso lo stesso impegno nella parte dello shooting o nel selezionare e ritoccare le foto.

Questo è quanto più vero per i siti destinati ad aziende per cui l’immagine è essenziale: parliamo di quelle realtà industriali che si estendono anche a livello internazionale nel settore del fashion, giusto per fare un esempio concreto.

Andiamo quindi a scoprire quali sono le regole da sapere per uno shooting efficace per il sito istituzionale insieme a Mauro Pinto web designer di Geofelix web agency a Milano.

Foto di qualità fa rima con semplicità

Il vademecum delle regole compositive per uno shooting destinato al web inizia con una parola d’ordine: semplicità. Quando l’utente naviga ci mette davvero pochissimi secondi a fare lo scroll di una pagina e per fare in modo che qualcosa gli resti impresso e lo coinvolga deve comprendere al volo cosa sta osservando.

Dobbiamo applicare quindi questo concetto all’inquadratura delle nostre fotografie, perché mentre il nostro occhio effettua una selezione di ciò che vede, l’obiettivo della macchina fotografica catturerà tutto ciò che ha davanti. Così facendo non ci sarà un effettivo punto focale su cui richiamare l’interesse.

Semplificare vuol dire quindi veicolare un messaggio, rapido e diretto che chiaramente sarà in linea con i valori e le istanze del brand sul cui sito pubblicheremo il materiale.

Rendere chiaro il protagonista

Un corollario diretto della prima regola è la giusta messa in risalto del protagonista dell’inquadratura. Spesso infatti accade di osservare una foto in cui ciò che dovrebbe essere messo in evidenza, viene ripreso da lontano e così facendo qualche elemento di contorno, ma più in primo piano svia l’occhio.

Quindi il protagonista della foto deve essere univoco e deve riempire la scena: per attuare il suggerimento possiamo avvalerci dello zoom oppure, se possiamo, ridurre la distanza tra noi e il soggetto che stiamo fotografando.

Spezzare la monotonia

Quanto abbiamo detto non presuppone che il soggetto sia sempre al centro perfetto dell’inquadratura: punto focale non vuol dire infatti posizione centrale. Spezzare la monotonia anche attraverso le immagini è un modo per coinvolgere chi fa lo scroll della pagina, si può pensare come a una specie di gioco di movimento anche se con immagini statiche.

Per raggiungere questo obiettivo basta considerare l’immagine divisa da 3 linee verticali immaginarie che la tagliano in porzioni di uguale misura. Il soggetto deve essere lungo una di queste rette fittizie a destra o a sinistra.

Si ottiene un effetto ancora migliore se c’è un altro elemento, ovviamente in secondo piano, a occupare lo spazio restante in maniera intelligente: in gergo tecnico si dice che questo secondo fattore “bilancia” il primo. Lo spazio restante cioè non deve essere pieno, ma deve avere un secondo elemento che attiri l’attenzione dopo il primo.

Il giusto punto di vista

Tutte le strade portano a Roma. Chissà quante volte abbiamo sentito questo detto, stranamente è applicabile anche alla fotografia per il web. Quando decidiamo il soggetto dello scatto possiamo, attraverso la prospettiva che viene seguita su dei binari invisibili dall’occhio, dargli ancora più risalto.

Anche se non sono tracciate fisicamente, basta guardarci intorno per scorgere linee prospettiche: abitazioni, strade, cavi e chi più ne ha più ne metta. La prospettiva è un vero e proprio punto di vista che va sfruttato al meglio per accompagnare l’esperienza visiva.

E lo sfondo che fa?

Finora ci siamo soffermati a considerare maggiormente il soggetto principale, anche se ci siamo sempre riferiti ad altri possibili “parametri aggiuntivi”. Di fatto avere solo occhio per il protagonista non è bastevole. Lo sfondo è un elemento di riempimento che può compenetrarsi con il soggetto: se ad esempio sto fotografando una modella che porta una borsa sull’avambraccio teso, sopra e sotto e nello spazio che intercorre tra la persona e l’oggetto ci sarà uno sfondo.

Per avere un riempimento perfetto nei colori, ma anche in ciò che viene poi ripreso, a volte basta spostarsi leggermente. Inoltre, un altro accorgimento fondamentale, può essere quello di sfocarlo delicatamente sempre per rendere l’idea che gerarchicamente il nostro protagonista è ciò che va guardato.

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